Don Bosco - Nove eroine per l'immaginario medievale
Se nel 1312 Jacques de Longuyon, nel suo Voeux du paon, elaborò per la prima volta il ciclo dei “Nove Prodi” per celebrare le virtù e gli ideali del mondo cavalleresco, nel 1373 il parigino Jehan Le Fèvre ne definì l’esatto contraltare femminile, destinato ad avere un’enorme fortuna sia in campo letterario sia in quello delle arti figurative. In un periodo di dominante misoginia, scrisse il Livre de Lëesce per dimostrare come le donne siano più audaci, coraggiose e virtuose degli uomini. Ispirandosi a romanzi antichi e al De claris mulieribus di Giovanni Boccaccio, ad imitazione speculare dei “Nove prodi” compilò un catalogo di nove eroine leggendarie che rappresentavano una visione cortese e cavalleresca della mitologia e della storia antica. Tale catalogo fu prontamente ripreso da Eustache Deschamps, da Christine de Pizan e da Tommaso di Saluzzo, diventando fonte d’ispirazione per straordinari capolavori nell’ambito della cultura artistica del Gotico internazionale. Ad esempio, già nel 1396 Luigi d’Orléans signore di Asti commissionava il ciclo delle Nove Eroine per il salone del castello di Pierrefonds, e nel 1399 fece realizzare statue monumentali di analogo soggetto per decorare la facciata del castello di La Ferté-Milon. Se il ciclo dei Nove Prodi rappresentò l’apoteosi dell’ideologia cavalleresca, quello delle Nove Eroine tentò di arginarne la crisi culturale. Alla fine del Trecento la cavalleria, ormai decaduta dal suo ruolo militare, vide messi in discussione anche i suoi ideali ‘maschilisti’ e reagì al declino rifugiandosi nella fantasia e nel sogno, con una fuga dalla realtà a cui le donne furono invitate a partecipare da protagoniste e non più da semplici gregarie. Il ciclo prevedeva nove regine: Semiramide sovrana di Babilonia, indomabile guerriera e inventrice dei giardini pensili; Tamaris, regina dei Massageti, che sconfisse e uccise in battaglia Ciro re dei Persiani; Teuca, regina degli Illiri, che morì lottando contro i romani per preservare la libertà del suo popolo; Deifila, moglie del re di Argo che sconfisse la potente Tebe. Ad esse si aggiungono le inquietanti figure delle cinque regine delle Amazzoni: Sinope, Ippolita che combatté contro Ercole, Antiope amante di Teseo, Lampeto e Pentesilea alleata dei Troiani contro i Greci e morta per mano di Achille.